Ventrezia: i libri perché

Ora, in particolare, ricordo una frase che mi restò impressa il giorno esatto in cui l’ascoltai, una frase che più o meno diceva che la Storia si attualizza in me quando la interrogo.
Non so chi ne fosse l’autore, forse uno storico, un filosofo, uno scrittore.
A quell’epoca sono sicuro che più di tanto non approfondii, non cercai risposte in tal senso né tantomeno spiegazioni o connessioni di sorta. Giusto o sbagliato che fosse, in quel momento quella frase mi sembrò una rivelazione sufficiente a spiegare un certo mio modo di essere d’accordo, di pensare, e così me la feci bastare.
Ma oggi, per come vanno o mi sembra di veder andare le cose, rispetto al fatto che abbiamo delegato come non mai la saggezza, l’identità, l’esistenza, la curiosità, ad un volubile, mascherato, intangibile, lacerante altrove, dopo averla fatta mia sento il bisogno di riesumarla, quella frase, e attualizzarla a mia volta. Credo che per essere più in linea col nostro tempo, oppure, credo che per sentirla ancora mia dovrò riscriverla in quest’altra maniera: la storia si materializza attraverso di me quando la interrogo.
Per questo ho scelto di dare a Ventrezia una chance fisica, materica: non per incastrarci dentro una storia, o men che meno la Storia, ma per spargere qualche briciola di pane lungo le vie della realtà, nel caso qualcuno come me, incappandoci, ricominciasse a chiedersi cos’è e, perché no, che senso ha.

PY